“I luoghi in cui si soffre sono spesso luoghi di condivisione, in cui ci si arricchisce a vicenda. Quante volte, al capezzale di un malato, si impara a sperare! Quante volte, stando vicino a chi soffre, si impara a credere! Quante volte, chinandosi su chi è nel bisogno, si scopre l’amore! Ci si rende conto, cioè, di essere “angeli” di speranza, messaggeri di Dio, gli uni per gli altri, tutti insieme“.
Anche noi, “tutti insieme” come Diocesi, vogliamo essere “angeli di speranza” e continuare con perseveranza la nostra preghiera per la salute di Papa Francesco, affinchè la presenza del Signore in questo momento di prova, unita alla nostra vicinanza, siano per lui “incontro, dono e condivisione”.