Dal 15 dicembre (inaugurazione ore 18.00) al 31 maggio 2018 il Museo diocesano, il MUD’, ospita la mostra: “Ecco il vero Agnello”, a cura dell’Ufficio dei Beni culturali diocesano. L’obiettivo è raccontare l’itinerario della fede cristiana attraverso delle opere d’arte contemporanea e classiche.
Tra le opere quelle di Ciusa, Maria Lai, Pinuccio Sciola, Francesco Massa, Andrea Lussu. alcune delle quali provenienti temporaneamente dalle parrocchie di Cardedu, Bari Sardo, Baunei, Gairo, Lanusei (Cattedrale). La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle ore 17.00 alle ore 20.00.
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Al centro di un cielo stellato di Maria Lai appare un bambino in fasce di Ciusa che simboleggia la creazione. L’inizio, la teogonia, la cosmologia incomprensibile alla ragione che si presenta allo sguardo visivo come una energia che esce dalle stelle, dalle galassie e disegna una narrazione nel volto di un bambino.
Ma il bambino si sdoppia, preferendo un’altra strada. Due caprette, una bianca ed una nera, invertite nei movimenti, una alta l’altra bassa, una piccola l’altra grande, prendono un’altra strada che non sfugge all’energia che promana dal cielo ma esce fuori da quella storia.
Pietre, pecorelle in terracotta non ancora smaltate che si nascondono tra le pietre, un’anima purgante tra le fiamme: l’altra storia (la caduta).
Un incessante pellegrinaggio di pecorelle smaltate bianche e nere che camminano sempre guidate da altre anime in pena che pregano tra le fiamme (la legge, i profeti, i re) verso un punto nuovo:
il presepio, in iuta e gesso di Maria che riprende la storia iniziale. Ma questo è il paradosso del natale: non sono venuto a portare pace, ma il fuoco e come vorrei che fosse già acceso (Vangelo di Luca, 12).
Si apre una scena dell’inferno dove si uniscono in un grande fuoco le fiamme di quelle anime purganti (Francesco Massa, fine 1700) dove simbolicamente cadono le caprette per essere bruciate e trasformate in pietre.
Sono le pietre che segnano la via crucis di Maria Lai (2008). Questa via crucis percorrerà i quadri di Andrea Lussu (la circoncisione di Cristo, 1600ca.) e la Sacra famiglia (anonimo, scuola di Raffaello 1570) e conducono all’istallazione della Pentecoste.
Nell’istallazione una mano di Pinuccio Sciola (Dio Padre) sorregge un Cristo medioevale sospeso nel buio (l’Agnello nuovo) che attraverso stoffe attira a sé alcune pietre di Sciola (semi di Pace).