Dal 27 al 30 agosto 2015 si svolgerà a Bau Mela l’incontro diocesano per le famiglie, occasione per approfondire temi di spiritualità coniugale e per rinnovare gli impegni per il cammino nel prossimo anno pastorale. L’incontro è aperto a tutti. Per informazioni rivolgersi al numero telefonico 347.1929665
Pubblichiamo di seguito l’articolo del Vescovo uscito nel numero di giugno del nostro mensile L’Ogliastra.
Tre giorni per le famiglie a Bau Mela
Dal 27 al 30 agosto 2015 si svolgerà a Bau Mela l'incontro diocesano per le famiglie, occasione per approfondire temi di spiritualità coniugale e per rinnovare gli impegni per il cammino nel prossimo anno pastorale. L'incontro è aperto a tutti. Per informazioni rivolgersi al numero telefonico 347.1929665 Pubblichiamo di seguito l'articolo del Vescovo uscito nel numero di giugno del nostro mensile L'Ogliastra.
L’incontro del 2 giugno con le famiglie della diocesi, al quale erano presenti 109 coppie con i loro figli, è stata una bella occasione per comunicarci vicendevolmente attese e problematiche. In un clima sereno, cordiale e appassionato la diocesi ha vissuto una giornata ecclesiale arricchente e fruttuosa, testimoniata dalle parole di consenso per l’iniziativa e dagli squarci di futuro che si sono aperti positivamente.
Come Vescovo mi sono sentito profondamente coinvolto, avvertendo ancora una volta l’importanza di creare spazi per incontrarsi, confrontarsi e condividere le situazioni che quotidianamente vengono affrontate nelle nostre famiglie. Tenerezza è stato il termine più ricorrente, non solo per la presenza come guide di Tiziana e Maurizio, coppia proveniente dalla Casa della tenerezza di Perugia, ma soprattutto per la delicatezza con la quale nel dialogo sono stati affrontati temi inerenti la vita familiare. Quasi un grido accorato, un appello a prendersi a cuore situazioni e problemi. L’assenza di rivendicazioni o di proteste oppure – come capita sempre più spesso – di lamentele, mi ha confortato non poco, denotando uno sguardo sulla famiglia che ha voluto essere costruttivo e incoraggiante.
Una domanda ha guidato molti interventi, rivelando l’urgenza di non evitare una risposta: come aiutare una coppia in difficoltà? La sala dell’incontro era come se sussultasse quando si parlava di questo argomento: esperienze, dubbi, paure e richieste risuonavano contemporaneamente, grazie a voci sensibili e, come detto, tenere. Amici che s’interrogano su altri amici, parenti che “osservano” sorpresi, sacerdoti (e vescovo) che si riscoprono spesso impotenti a risolvere quello che non vorrebbero accadesse. Uno scenario desolante? No. Uno scenario reale, che conoscono bene tutti coloro che incontrano nella verità le persone di oggi.
Le soluzioni ecclesiali passano da una rinnovata scelta di porre la famiglia al centro della comunità parrocchiale e diocesana. E non solo come slogan.
Dobbiamo impegnarci per mantenere protagonista prima la coppia che si prepara al matrimonio – e i corsi di preparazione ne sono un elemento fondamentale – e successivamente la famiglia che si è costituita. Quanto più l’esperienza (e le statistiche) ci confermano l’importanza dei primi anni di vita coniugale – sottoposti ai dinamismi della vita concreta e alle prove reali di una convivenza non più provvisoria – quanto più deve aumentare da parte della comunità cristiana la vicinanza alla coppia, anche dopo la nascita del primo figlio.
Nella nostra diocesi, grazie all’animazione della coppia responsabile della pastorale familiare abbiamo avviato un percorso che vede coinvolte altre coppie e che necessita di ulteriori approfondimenti. Sarà compito del Vescovo, dei presbiteri e delle famiglie più sensibili formalizzare per il prossimo anno scelte e iniziative che vadano nella direzione indicata. L’incontro del 2 giugno è comunque un punto fermo, sintetizzato da quell’espressione spontanea che ho ripetuto alla conclusione dell’incontro, rivolgendomi alle coppie: “Non voglio rinunciare a voi”!!
+ Antonello Mura